Complimenti a @jessepollak e al team di Base per aver affrontato questa situazione in modo lento, conservativo e trasparente. Spesso scrivo e tengo discorsi in cui sottolineo come, contrariamente a quanto credono molte persone nel settore delle criptovalute, raccogliere troppi fondi, emettere un token subito e cercare di finanziare l'adozione con incentivi quasi mai funziona. Queste azioni sono molto più correlate al disastro che al successo. I dati sono piuttosto chiari su questo, inclusi per gli L2. Così tanti soldi raccolti, così tanti token emessi, quasi nulla da mostrare. Base è un buon esempio di ciò che funziona realmente. Il mio consiglio non richiesto al team in questo viaggio con i token è di ricordare prima di tutto che ogni token che create è un obbligo permanente verso qualcuno, sia nei mercati buoni che inevitabilmente in quelli cattivi. È una grande responsabilità. E in secondo luogo, sicurezza, decentralizzazione e neutralità attireranno sempre il maggior numero di utenti nel lungo periodo. Se emettere un token aiuta a raggiungere questo obiettivo, allora va bene. Se no, non emettere un token.

Non mi ero reso conto che ci fossero così tanti fondi prominenti nel crypto in cerca di liquidità per uscire dal loro coin preferito. E per essere chiari, questo è ciò che significa vendere a un DAT. Naturalmente, i loro comunicati stampa e le interviste ai podcast affermeranno il contrario, che stanno vendendo a un DAT perché sono molto ottimisti. Ma stanno comunque vendendo, a un'entità sulla quale avranno definitoriamente meno controllo. Detto in un altro modo, se sei un fondo crypto e possiedi un token, hai il 100% di voce in capitolo su quando quel token viene venduto. Non è così una volta che scambi per azioni di un DAT. Anche se sei un azionista di maggioranza e hai un seggio nel consiglio. Le aziende pubbliche sono responsabili di una serie di variabili interne ed esterne. E ci sono più di un singolo azionista. Quindi penso sia ora di iniziare a chiamare i contributi in natura ai DAT come "vendite ottimiste". In retrospettiva, queste si dimostreranno fantastiche come i sblocchi ottimisti.

Ai tempi in cui facevo trading, si credeva spesso che se la ricerca di Goldman pubblicava una nota con una previsione forte, i loro trader potrebbero benissimo essere dalla parte opposta. E se la previsione era iperbolica e chiamava a un'accelerazione di qualche mercato in tendenza, avevano un'enorme quantità che dovevano liberare. Ho guadagnato soldi in più occasioni credendo a questo, in particolare con le materie prime come il petrolio. Fai con queste informazioni ciò che vuoi.